MODELLO RED

L’invio del modello RED, un modulo utile per la verifica e conoscenza delle condizioni per l’erogazione di prestazioni collegate al reddito dei pensionati, può essere effettuato tramite un CAF e consente l’accertamento dei diritti alla prestazione previdenziale.
Sulla base della valutazione e della compilazione del modello RED, quindi, è previsto il collegamento di prestazioni erogate in base al reddito posseduto oltre che direttamente dal pensionato, in alcuni casi, anche da quello del coniuge e dei figli. Da qui, la necessità di dichiarare, tramite il modello RED, la sussistenza dei requisiti reddituali che possono condizionare sia il diritto alla prestazione sai la relativa misura.

Documenti richiesti

  • Documento d’identità del titolare e dell’eventuale tutore.
  • Lettera o altra comunicazione inviata dall’Ente contenente la matricola (se presente) o dati della pensione (categoria, sede e certificato) necessari per ottenere la matricola RED da elaborare.
  • Dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento del titolare e del coniuge e anche del figlio se minore o inabile per il quale si percepiscono gli assegni familiari.
  • Per i possessori di immobili: in mancanza di dichiarazione dei redditi, si può presentare la visura catastale aggiornata e/o il rogito nel caso di acquisto o vendita nel corso dell’anno precedente.
  • Denuncia di successione completa di voltura, in caso di eredità.
  • Certificazione relativa ad interessi su conti correnti bancari, postali, ecc. dell’anno di riferimento.
  • Altri redditi non assoggettabili ad IRPEF.
  • Certificazione relativa ad eventuali pensioni estere.

A chi è rivolto il servizio

  • i pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari) se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente;
  • i titolari di prestazioni collegate al reddito che  non comunicano integralmente all’amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni, perché non devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate con la dichiarazione dei redditi (modello 730 o REDDITI PF). Per esempio il lavoro dipendente prestato all’estero, gli interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva dell’IRPEF;
  • coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi e in possesso di redditi ulteriori a quelli da pensione. Per esempio coloro che hanno un reddito da pensione e un reddito da abitazione principale;
  • i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali e che si dichiarano in maniera diversa ai fini fiscali all’Agenzia delle Entrate (modelli 730 o REDDITI PF), come per esempio, i redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale.

Scadenze, requisiti e compatibilità

La scadenza dei modelli 2023, che interessa i redditi che incidono sulle prestazioni in godimento relativi all’anno 2022, è fissata per il 29 febbraio 2024.

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